Rosy Bindi dice basta con la politica: “Via a fine legislatura. Vorrei dedicarmi agli studi e vorrei viaggiare“. Poi la frecciatina al Pd: “Non funziona se si trasforma nel carro al seguito dell’uomo solo al comando“
Dice addio alla scena politica uno dei personaggi più in vista e più discussi in Italia, l’attuale presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi, figura di rilievo per oltre vent’anni al Parlamento e alla Camera.
Rosy Bindi annuncia: “Vado in pensione, vorrei riprendere gli studi di teologia“
“Vorrei tornare agli studi, dedicarmi alla mia vecchia passione per la teologia e poi vorrei tornare a viaggiare – ha comunicato Rosy Bindi in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano annunciando il suo ritiro dalla politica che avverrà a fine legislatura. Ho la vorato in questo Palazzo per ventitré anni, e prima ancora altri cinque a Strasburgo. La passione mi ha mantenuta viva e integra. Fare politica non è un mestiere ed è impossibile servirla senza quel fuoco che arde. Finita questa legislatura lascerò il campo“.
Parlando della situazione del Pd la Bindi ha poi espresso solidarietà e il suo sostegno a Orlando, affermando poi di “aver lasciato una casa incompiuta” e di averla poi trovata “diroccata, perché il Pd, come si è visto, non funziona se si trasforma in un carro al seguito dell’uomo solo al comando“.